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Casa in classe A: il futuro della bio-edilizia

il futuro della bio edilizia

16/02/2018 Autore: CASAGENCY IMMOBILIARE

Casa in classe A: il futuro della bio-edilizia

Bio-edilizia e risparmio energetico. Sono questi i principi che una casa in classe A deve rispettare. Infatti, in ambito immobiliare la classe di un edificio viene attribuita sostanzialmente sulla base del combustibile consumato annualmente per ogni metro quadro di superficie riscaldata. In linea di massima una casa con la classe energetica più bassa consuma fino a 160 kwh/m² all’anno, mentre, per una casa ad alta efficienza energetica come quella di classe A, si parla di 30 kilowatt all’anno. Nel caso in cui i consumi scendano sotto i 10 kwh/m² all’anno si parla di una casa in classe A+; nel momento in cui il consumo si avvicinerà quasi allo zero si tratterà di una casa passiva, ovvero di un’abitazione capace di sfruttare al meglio l’energia termica e ridurre al massimo l’utilizzo di sistemi di riscaldamento e raffreddamento. Per questo, già in fase di costruzione, bisognerebbe adattare la struttura dell’edificio alle caratteristiche dell’ambiente (orientamento, esposizione, utilizzo di risorse naturali presenti in loco). Negli ultimi anni la bio-edilizia ha studiato delle soluzioni costruttive che permettono di avere una casa energeticamente più performante grazie ai soli elementi presenti in natura. In realtà, già migliaia di anni fa, gli uomini costruivano case sfruttando le caratteristiche del territorio. Ad esempio  orientando la pianta dell’edificio in modo che le stanze principali abbiano un’esposizione solare favorevole oppure approfittando degli alberi per proteggere l’abitazione dal vento. Una casa in classe A deve rispettare le norme antisismiche.  L'immobile dovrà possedere una struttura a telaio e travi e pilastri in cemento armato capaci di sostenere eventuali carichi. Ma, il cuore pulsante di una casa  a basso consumo è l’impianto termico. Il sistema energetico deve quindi avere un’efficienza tale da ridurre al minimo se non eliminare del tutto gli sprechi.  A tal fine, fondamentale è la coibentazione dell'edificio, ossia il suo isolamento termico e acustico. Se  è ben coibentato, il calore prodotto al suo interno tramite i vari sistemi di riscaldamento casalinghi non fuoriuscirà, se non in minima parte, da pareti e infissi. La coibentazione non serve solo per evitare il raffreddamento dell’abitazione d’inverno ma anche il suo surriscaldamento in estate. Allo stesso modo, un tetto ben coibentato non farà surriscaldare le zone sottostanti. La scelta dell'impianto di riscaldamento è importante; si può optare per una caldaia a condensazione da abbinare ad impianto a panelli solari oppure, in alternativa, ad un impianto termico a pavimento che, funzionando con temperature basse, permetta comunque un maggior risparmio energetico; ideale sarebbe un impianto fotovoltaico per l’elettricità e impianti solari termici anche per il riscaldamento dell’acqua. Una casa in classe A garantisce comfort, risparmio economico dovuto ai minori consumi, maggiore rispetto dell’ambiente, maggiore valore dell’immobile sul mercato. Infine, la legge di Stabilità 2017, con un emendamento recepito come raccomandazione, ha  previsto una proroga fino al 31 dicembre 2019 degli incentivi già concessi dalla Legge di Stabilità 2016. Si tratta di una detrazione del 50% dell'Iva per l’acquisto, direttamente dall'impresa di costruzione, di una casa in classe A nuova o ristrutturata.  L’agevolazione verrà suddivisa in 10 rate annuali di uguale importo.

 

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